Milan, Gattuso raggiante: “Piatek è un cecchino, contro il Napoli bravi tutti”

Gattuso Milan
Gattuso porta il Milan in semifinale di Coppa Italia

Milan batte Napoli due a zero, brilla Piatek con una doppietta. Gattuso, ora, è in semifinale: dovrà affrontare la vincente fra Inter e Lazio.

Gattuso può festeggiare, il suo Milan ritrova gioco e geometrie. Anche grazie al miglior Piatek, vero colpo della sessione invernale. I rossoneri battono il Napoli, doppietta del volto nuovo che già sembra uno di famiglia: sicuramente ci ha messo poco ad entrare nel cuore della tifoseria e nelle gerarchie di squadra. L’ex Ancelotti esce sconfitto da quella che, un tempo, era casa sua. Il tecnico rossonero, nel dopo partita, ai microfoni di Rai Sport commenta l’approdo in semifinale di Coppa Italia:

Davvero un bel Milan stasera, Gattuso…

“Complimenti ai ragazzi, ci siamo difesi bene. Bravo Piatek, ma anche gli altri. Abbiamo attaccato la profondità, saputo reagire quando serviva, abbiamo tenuto botta contro un Napoli aggressivo. Partita di grande intensità, merito del collettivo”

Anche di un Piatek straordinario…

“Sì, il secondo gol se l’è inventato. Negli ultimi 20 mt è un cecchino, siamo felici di averlo ci darà una grossa mano. Davvero un gran palleggiatore, ma oggi vanno elogiati i ragazzi non solo un uomo perché davvero l’abbiamo costruita bene. Volevamo la vittoria”

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L’atteggiamento del Milan la soddisfa?

“Dobbiamo lavorare da squadra, abbiamo giocato un grande calcio sempre. In questo momento siamo solidi anche grazie agli innesti, la squadra è cresciuta. Se la squadra sta bene, può far tutto. Certo, all’inizio abbiamo sofferto un po’, ma comincio a vedere i risultati soprattutto nel gioco”

L’aveva preparata cosi o è rimasto sorpreso?

“Il Napoli ti crea difficoltà, ti fa abbassare. Imposta il gioco con due centrocampisti. Devi chiudere le linee di passaggio, gli esterni davano una mano oggi. Li abbiamo contenuti il più possibile, di solito scappano da tutte le parti”

Ha vinto la partita sulle fasce, meno qualità e più sostanza: quando ha deciso di cambiare tattica?

“Suso era infortunato, bisognava avere freschezza. Così ho cambiato gli attaccanti esterni, stavano bene. Laxalt era in fiducia e così ho buttato dentro un paio di persone che solitamente giocano meno”

Bakayoko, vi ha dato equilibrio e crescita?

“Lui è un vertice basso atipico, non ribalta con la balistica e i numeri ma ti salta sempre e ti dà superiorità numerica: è migliorato in fase di interdizione, diventando molto più affidabile anche nel pressing. Diventa ineccepibile quando c’è da sacrificarsi e tornare”

Con che spirito guarderà Inter-Lazio?

“Io guardo la Roma, prima ci sono loro e ragiono una partita alla volta”

Il quarto posto vede anche voi come candidati con questi risultati?

“Abbiamo avuto 2-3 match ball, qualche volta abbiamo sbagliato approccio per gli infortuni e non solo. Bisogna lavorare con umiltà e proseguire su questa strada, senza pensare a ciò che abbiamo perduto continuando a crederci fino all’ultimo”

Vedremo mai Cutrone e Piatek insieme?

“Ci abbiamo provato, in allenamento, ma non mi piacciono due linee da quattro: voglio copertura. Alle persone che guardano magari piacerebbe lo spettacolo, il palleggio, i numeri. Per ora, però, meglio di no. Voglio più equilibrio per un assetto più affidabile”.

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